A partire dal 1 gennaio del prossimo anno il servizio OneDrive della Casa di Redmond non offrirà più alcun supporto per i sistemi operativi Windows 7, 8 e 8.1 questo significa che chi volesse utilizzarlo su Desktop dovrà disporre obbligatoriamente di un terminale equipaggiato con Windows 10 (scadenza prevista per ottobre 2025) o Windows 11.
OneDrive è la piattaforma Cloud di Microsoft, esso offre funzionalità per lo storage e il backup di contenuti e permette di accedere alle versioni Web based di alcune applicazioni della suite Microsoft 365. Di base il servizio mette a disposizione 5 GB gratuiti di spazio per l’upload ma è possibile effettuare delle espansioni a pagamento fino a 1 TB.
La fine del supporto per gli OS citati riguarda anche gli strumenti per la sincronizzazione dei file, in questo caso però si avrà a disposizione un po’ più di tempo e la deadline è stata fissata per il 1 marzo 2022. In ogni caso Satya Nadella e soci avrebbero già chiarito l’intenzione di non investire più tempo e risorse su sistemi che non hanno un futuro.
Da questo punto di vista è però bene precisare che il supporto per Windows 7 è terminato nel 2020, quello per Windows 8 nel 2016 e quello per Windows 8.1 nel 2018. E’ comunque possibile ricorrere al supporto esteso per Windows 7 e Windows 8.1, in genere dedicato ad aziende con esigenze particolari, che continuerà fino a gennaio 2023.
Le soluzioni di Microsoft non sono comunque le uniche per le quali non è o non sarà più disponibile il supporto per OneDrive, lo scorso 10 settembre infatti il medesimo destino è toccato a macOS Sierra 10.12 e macOS High Sierra 10.13, ad oggi quindi il servizio è utilizzabile soltanto con le ultime tre versioni del sistema di Cupertino.