Massimiliano Bernini, Tancredi Turco e Stefano Vignaroli, tutti parlamentari aderenti al Movimento 5 Stelle capitanato da Beppe Grillo, avrebbero recentemente subito una violazione dei propri account di posta elettronica; quello registrato sarebbe soltanto l’ultimo episodio di questo tipo ai danni della nota compagine politica nata in Rete.
Anche questa volta l’attacco si sarebbe concluso con la pubblicazione sul Web del contenuto di alcuni messaggi, l’incursione potrebbe essere stata operata dagli stessi sedicenti "hacker del PD" che il 24 aprile scorso rivendicarono il crack della email della deputata Giulia Sarti.
Come accade non di rado in questi casi, inizialmente alcuni avevano attribuito alla crew di hacktivisti Anonymous la vera paternità delle azioni citate, il gruppo simboleggia dalla maschera del bombarolo Guy Fawkes avrebbe però rigettato ogni addebito a riguardo.
Quasi in contemporanea a questi episodi è salita agli onori delle cronache la dichiarazione della Presidente della Camera Laura Boldrini che, sostenendo di aver ricevuto numerose minacce via Internet, avrebbe espresso la necessità di iniziative contro l’anarchia in Rete. Il Web continuerebbe quindi ad essere fonte di grattacapi per i nostri sempre meno amati rappresentanti in Parlamento.