Google Pay, il sistema per i pagamenti in mobilità di Mountain View, è disponibile anche in Italia da alcuni mesi. Le banche che supportano questo servizio nella Penisola sono ancora poche, l’obbiettivo dell’azienda californiana è quindi quello di coinvolgere un numero sempre crescente di operatori in modo che nuovi ingressi accrescano l’interesse attorno al progetto.
Ecco le banche italiane che hanno già aderito a Google Pay
Gli ultimi istituti di credito della Penisola che hanno deciso di fornire i propri servizi tramite Google Play sono stati negli scorsi giorni Fineco, BPER Banca, Banco di Sardegna e Cassa di Risparmio di Bra e Cassa di Risparmio di Saluzzo. La loro adesione arriva a circa un mese di distanza da quella di PostePay Spa con il circuito PostePay.
Considerando anche gli istituti di credito elencati in precedenza ad oggi le banche operanti nel Belpaese che hanno scelto di fornire l’interazione con Google Pay ai propri clienti sono in tutto 15, le altre sono Nexi and Partners Banks, Banca Mediolanum, N26, Wirecard, Revolut, HYPE, Widiba, Banca Iccrea, UniCredit SPA e UBI Banca.
Come funziona Google Pay e cosa serve per attivarlo
Per poter sfruttare questa opportunità i correntisti delle banche precedentemente citate dovranno disporre di uno smartphone equipaggiato con il sistema operativo Android che permetta di effettuare connessioni a corto raggio tra dispositivi tramite protocollo NFC (Near Field Communication). Si dovrà inoltre possedere una carta di credito compatibile da associare al servizio.
Per quanto riguarda queste ultime quelle supportate sono la carta di credito Classic, sia Visa che Mastercard, la Classic Cover Card solo Mastercard, la Gold di entrambi i circuiti, la MY PLAN di entrambi i circuiti, la Black World Elite solo Mastercard, la Business e la Corporate di entrambi i circuiti. Queste si aggiungono a Postepay Connect, Postepay Evolution e Postepay Evolution Business già disponibili.