Secondo quanto rivelato di recente da Gabriel Aul, General Manager della divisione Engineering presso la Casa di Redmond, il sistema operativo Windows 10 non sarà associato ad alcun abbonamento; tale formula non sarebbe prevista neanche per l’anno successivo a quello di validità dell’aggiornamento gratuito per Windows 7 e Windows 8.1.
Aul avrebbe deciso di intervenire in modo perentorio sull’argomento per mettere a tacere alcune voci incontrollate relative alle politiche commerciali scelte dalla Microsoft per la sua prossima piattaforma; tali indiscrezioni però sarebbero dovute anche alle poche informazioni messe a disposizione a riguardo dall’azienda stessa.
Con il suo intervento il dirigente della compagnia californiana ha chiarito anche un ulteriore dubbio riguardante il prezzo degli aggiornamenti per Windows 10; questi ultimi non verranno rilasciati a pagamento né Satya Nadella e soci avrebbero intenzione di chiedere soldi per gli upgrade. Un notizia particolarmente attesa da chi ha già deciso di optare per una migrazione.
Ricapitolando: chi dovesse passare a Windows 10 da Seven, Windows 8 o Windows 8.1 tra il 29 luglio dell’anno corrente e il 29 luglio 2016 non dovrà pagare assolutamente nulla (né il primohanno né nei successivi); chi invece volesse far propria una licenza del sistema operativo dopo la scadenza citata dovrà pagarla.
In sostanza, e scondo le anticipazioni disponibili, una licenza per Windows 10 Home dovrebbe costare 119 dollari; sarebbe invece previsto un esborso di 149 dollari per Windows 10 Pro; anche in questo caso parliamo di pagamenti una tantum e non sarebbero previsti costi aggiuntivi per usufruire degli aggiornamenti successivi.