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Niente plug-in Flash (o quasi) per Safari 10

La Casa di Cupertino avrebbe progettato di modificare radicalmente il modo in cui il suo browser Web gestisce le estensioni di terze parti; a partire dal rilascio dell’annunciato sistema operativo MacOS Sierra e con l’arrivo di Safari 10 i plugin Web dovrebbero essere abbandonati (o quasi) in favore di un nuovo sistema per l’integrazione delle feature addizionali.

Si tratterebbe di un’iniziativa doppiamente motivata: da una parte Safari potrebbe liberarsi, almeno in parte, di add-on dimostratisi spesso buggati e insicuri come per esempio quelli per il player Flash e per Java, dall’altra dovrebbe essere incentivata l’adozione di tecnologie non proprietarie e standard per Internet come HTML5.

Sostanzialmente la transizione verso il nuovo sistema dovrebbe funzionare in questo modo: WebKit, cioè il motore di rendering del browser, sarà implementato in modo che impedisca l’installazione di plugin di terze parti, se l’utilizzatore dovesse sentirne l’esigenza dovrà autorizzare esplicitamente l’applicazione ad installarli.

Si tratta di un approccio molto simile a quello scelto da Mountain View per una soluzione concorrente come Google Chrome, quest’ultimo infatti ha cominciato con il bloccare i contenuti secondari realizzati in Flash (come per esempio l’advertising) per poi estendere il limite anche ai contenuti centrali tra cui i videogame e le animazioni basate sul player di Adobe.

La "diaspora" a sfavore di Flash è iniziata nell’ecosistema mobile proprio in seguito ad una decisione della Apple che decise sin da subito di non supportare questa tecnologia nei propri dispositivi mobili; ora la stessa politica coinvolgerà anche i Desktop della Mela Morsicata e, dati i presupposti, molto presto Flash diventerà una soluzione non più supportata.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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