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Netflix testa "Add a home" tra le proteste

Come è noto, il colosso dello streaming on demand Netflix sta facendo di tutto per combattere il fenomeno della condivisione degli account tra utenti che non risiedono nella medesima operazione. Per far questo è stata lanciata in fase di test la formula "Add a home" in alcuni Paesi tra cui Argentina, Guatemala, Repubblica Dominicana e Honduras.

"Add a home" permette appunto di aggiungere una casa oltre a quella in cui risiede chi ha attivato l’abbonamento, per far questo è però necessario pagare un piccolo extra (2.99 dollari al mese) sul prezzo della sottoscrizione. Il numero massimo di nuove case dipende dal tipo di abbonamento: 1 per il "Base", 2 per lo "Standard" e 3 per il "Premium".

Per verificare la posizione degli utenti Netflix utilizza alcune informazioni come per esempio l’indirizzo IP e l’identificativo del dispositivo utilizzato, eventuali connessioni da abitazioni differenti sono consentite per un massimo di due settimane passate le quali diventa impossibile riprodurre i contenuti e si deve procedere per forza di cose al pagamento.

Ma quali sono stati gli effetti delle prime sperimentazioni? Stando alle notizie oggi disponibili almeno per il momento gli utenti dei mercati coinvolti non avrebbero reagito nel migliore dei modi, tanto che in Argentina (giusto per proporre un esempio) in molti avrebbero cancellato il proprio abbonamenti decidendo inoltre di migrare verso altre piattaforme.

Il fatto che "Add a home" sia stato proposto in anteprima nel Sudamerica non deve stupire, sarebbe infatti in quell’area che il gruppo capitanato da Ted Sarandos registra il maggior numero di condivisioni degli account in violazione delle proprie policy. Era quindi abbastanza prevedibile che le reazioni sarebbero state particolarmente accese.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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