I marketplace come lโApp Store e il Google Play Store potrebbero dover modificare presto il loro modello di business autorizzando gli utenti ad utilizzare sistemi di pagamento alternativi ai propri e rendendo gli sviluppatori molto piรน liberi di distribuire applicazioni e giochi tramite piattaforme di terze parti e meccanismi di sideloading.
Tale cambiamento sarร dovuto sia alle pressioni delle software house, basti pensare al caso che ha visto la Epic Games (creatrice di Fortnite) contrapporsi alla Casa di Cupertino, che dalle autoritร Antitrust ultimamente sempre meno disposte ad accettare che il mercato delle App sia gestito da un numero ristretto di soggetti molto strutturati.
In vista di questa evoluzione del settore Microsoft avrebbe deciso di giocare dโanticipo sottolineando che, tranne alcune eccezioni riguardanti i giochi, gli sviluppatori che creeranno titoli per il suo ecosistema non dovranno sottostare a vincoli particolarmente severi e potranno optare per il sistema di pagamento piรน adatto alle loro esigenze.
Si al sideloading ma bisogna attenersi agli App Store Open Principles per poter creare titoli per Windows 11
A conferma delle posizioni espresse il gruppo capitanato da Satya Nadella ha pubblicato i suoi Open App Store Principles, 11 specifiche che governeranno le dinamiche del Microsoft Store e del marketplace che il gruppo ha intenzione di dedicare al mondo videoludico. Esse autorizzano di fatto il sideloading aprendo le porte a chi vorrร realizzare servizi alternativi in cui ospitare le App.
I requisiti richiesti da Redmond comprendono tra lโaltro la sicurezza, la tutela della privacy e la qualitร del codice, le software house in grado di garantire queste caratteristiche potranno creare titoli per Windows 11 senza particolari ostacoli. Gli Open App Store Principles non vengono invece applicati per i giochi destinati alle console per i quali esistono delle regole apposite.