L’azienda capitanata da Mark Zuckerberg ha deciso di rimandare l’esordio di Meta AI, funzionalità basata sull’Intelligenza Artificiale Generativa, nel territorio europeo, Regno unito compreso. Tale iniziativa arriverebbe a seguito di due richieste formulate dalla DPC (Data Protection Commission) irlandese e dall’ICO (Information Commissioner’s Office) britannico.
Esattamente come l’Apple Intelligence, destinata ad impattare su tutti i prodotti e servizi della Casa di Cupertino, Meta Ai dovrebbe essere integrata in tutte le piattaforme e i dispositivi di Menlo Park, quindi non soltanto le applicazioni di Instagram, Facebook e WhatsApp ma anche negli occhiali smart creati in collaborazione con RayBan e nel visore Meta Quest 3.
Annunciata lo scorso settembre, Meta AI era destinata ad arrivare nel Vecchio Continente in questi giorni, a fine giugno. In vista di ciò a maggio 2024 la compagnia aveva inviato una comunicazione ai propri utenti, informandoli che i loro dati sarebbero potuti essere utilizzati per il training dell’LLM (Large Language Model) sottostante, Llama 3.
Building AI Technology for Europeans in a Transparent and Responsible Way #Meta https://t.co/gUaEKGLjCE
— mig30m6 (@mig30m6) June 17, 2024
Agli utenti veniva data la possibilità di opporsi e di non concedere i propri dati per l’addestramento del modello, tramite però una procedura non esattamente intuitiva. Da parte sua l’azienda si sarebbe basata sul fatto che il GDPR (General Data Protection Regulation) consente di far leva sulla base giuridica dell’interesse legittimo per non richiedere un consenso esplicito.
DPC e ICO sarebbero però intervenute proprio con l’intenzione di capire se in questo caso l’interesse legittimo passa essere considerato una base giuridica valida. Se così non fosse l’azienda californiana potrebbe essere constretta ad implementare un sistema di opt-in per l’espressione del consenso con la possibilità che milioni di utenti decidano di non condividere i propri dati con un’AI.