Mark Zuckerberg è intervenuto personalmente nelle scorse ore per comunicare che d’ora in poi Facebook porrà ancora più attenzione sulla trasparenza degli annunci pubblicitari pubblicati, tale iniziativa riguarderà in particolare le inserzioni a carattere politico, ad esempio le campagne elettorali, delle quali diversi dati diventeranno di dominio pubblico.
Il CEO di Menlo Park starebbe così tentando di rispondere alle troppe polemiche nate a riguardo del cosiddetto scandalo "Russiagate", divenuto un vero e proprio caso giudiziario, che avrebbe visto il Sito in Blue ospitare advertising finanziato da inserzionisti russi e finalizzato ad influenzare le ultime elezioni presidenziali statunitensi.
Tra le prime modifiche alle policy pubblicitarie del social network vi sarà per esempio l’obbligo di etichettare gli anninci di carattere politico come tali; diventerà poi necessario che gli inserzionisti possano dimostrare la propria identità e non si potrà pubblicare alcun annuncio senza prima indicare chiaramente chi lo sta finanziando.
Nel caso in cui una Pagina dovesse proporre advertising a carattere politico, allora gli utenti avranno accesso ad un archivio attraverso il quale poter consultare tutte le campagne pubblicitarie organizzate in precedenza dai suoi titolari. Tra le informazioni disponibili vi saranno i dati relativi ai costi di tali iniziative e ai target ai quali esse sono state rivolte.
Sarebbero infine in piena fase di svolgimento alcuni interventi a carico degli algoritmi per il machine learning che gestiscono la pubblicità su Facebook, l’intenzione dovrebbe essere infatti quella di creare un sistema in grado di identificare automaticamente qualsiasi contenuto sponsorizzato di carattere politico.