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Libia: anche gli hacker all’attacco di Gheddafi

La battaglia per la deposizione del dittatore Gheddafi in Libia si combatte anche in Rete, soprattutto ora che, grazie alla conquista dei ribelli di vaste aree del territorio nazionale, è stato possibile ripristinare buona parte dei collegamenti Internet prima bloccati dal regime.

In queste ore la crew più attiva contro il colonnello Gheddafi risponderebbe al nome di Electr0n, ad essi sarebbe da attribuire la responsabilità di un attacco sferrato contro il registro dei nomi a dominio nazionali, ".ly", la cui home page è stata defacciata con un messaggio di addio al dittatore.

I filtri alla Rete, posti dalla Libyan Telecom and Technology per ordine del regime lo scorso febbraio, sembrerebbero quindi non essere più sufficienti per garantire il blocco delle comunicazioni telematiche; un ulteriore segnale della diminuita capacità del colonnello di controllare il paese.

La LTT aveva cercato di fltrare il traffico generato dala Rete libica predisponendo un sistema basato su 16 blocchi di indirizzi IP, il 21 agosto scorso 5 di questi sarebbero praticamente saltati permettendo un parziale aggiramento della censura imposta dal colonnello.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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