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L’NSA spiava anche i computer spenti

Secondo l’ultima rivelazione relativa allo scandalo Datagate, l’NSA (National Security Agency) avrebbe preso in controllo di circa 100 mila computer sparsi in tutto il Mondo; tali elaboratori sarebbero accessibili agli agenti segreti statunitensi anche quando spenti.

E’ quanto riportato dai giornalisti del New York Times che avrebbero individuato un piano governativo denominato "Quantum" attivo già dal 2008; esso sarebbe stato condotto introducendo delle "porte di ascolto" nelle macchine spiate, ad esempio tramite dispositivi USB.

I computer avrebbero inviato per anni informazioni a delle stazioni mobili denominate Nightstand; queste ultime, delle dimensioni di una valigetta, sarebbero in grado di intercettare i segnali provenienti da elaboratori posti ad oltre una decina di Km di distanza.

Le autorità statunitensi non avrebbero negato l’esistenza del progetto "Quantum", ma nello stesso tempo avrebbero affermato che esso sarebbe stato portato avanti per contrastare lo spionaggio economico e industriale cinese particolarmente diffuso negli USA.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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