Secondo una recente rilevazione svolta dai ricercatori di Netcomm, quello del commercio elettronico sarà il settore che registrerà il maggior incremento in termini di giro d’affari anche dopo l’emergenza creatasi in seguito alla pandemia di Coronavirus (Sars-Cov-2). Tale comparto produrrà numeri migliori anche rispetto al food delivery, altra attività favorita dalle limitazioni dovute al lockdown.
Se le previsioni formulate dovessero essere corrette, entro la fine dell’anno corrente l’e-commerce dovrebbe essere protagonista di una crescita pari al 55%, seguirebbero il già citato food delivery con un +23% e la farmaceutica (anch’essa favorita dal momento storico corrente) con un aumento percentuale di ben 15 punti anno su anno.
La crisi economica che potrebbe rivelare il suo reale grado di gravità nel corso dei prossimi mesi potrebbe determinare un’ulteriore accelerazione dello shopping online, questo perché vi è la possibilità che nel prossimo futuro molti negozi fisici siano costretti a chiudere per via dei minori guadagni, delle normative sanitarie severe e della conversioni digitale dei punti vendita.
Per quanto riguarda la Penisola, il periodo caratterizzato da una forte limitazione della mobilità personale avrebbe permesso di creare ben 2 milioni di nuovi consumatori che acquistano prodotti in Rete, 1.3 milioni dei quali motivati proprio dallo stato di emergenza, L’incremento registrato nello stesso periodo del 2019 era stato pari ad appena 700 mila unità.
Ad oggi in Italia esisterebbero ben 29 milioni di utenti per i quali l’e-commerce è divenuta un’attività più o meno frequente ma ormai parte delle proprie abitudini, questo anche grazie ad un approccio al commercio elettronico sempre più incentrato sul mobile e alla disponibilità di sistemi per il pagamento elettronico sempre più semplici da usare.
