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L’Antitrust indaga sui giochi gratis

L’autorità Antistrust italiana avrebbe intenzione di indagare sul settore dei cosiddetti giochi free-to-play, cioè quei mobile e casual game che vengono pubblicizzati come gratuiti ma che richiedono invece dei pagamenti per il loro utilizzo completo.

Attualmente, e in seguito ad alcune segnalazioni inviate dagli utenti, sarebbe stata già avviata un’istruttoria per pratiche commerciali scorrette nei confronti di Mountain View, la piattaforma iTunes della Casa di Cupertino, Amazon e Gameloft.

Nello specifico, l’Antitrust vorrebbe fare chiarezza su quei titoli che, anche se scaricabili senza la necessità di effettuare alcun esborso di denaro, sono stati progettati in modo da proporre degli acquisti spesso necessari per proseguire nelle proprie sessioni di gioco.

Sia ben chiaro, questo particolare schema per il gameplay non sarebbe da considerarsi di per sè illegale, le cose però potrebbero cambiare per una questione di trasparenza nel caso in cui l’utilizzatore non sia sufficiente informato sulle dinaniche di gioco.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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