L’Agcom, cioè l’Autorità per la Garanzia nelle Comunicazioni, ha recentemente approvato il regolamento relativo ai diritti di installazione per le "reti di comunicazione elettronica per collegamenti dorsali e coubicazione e condivisione di infrastrutture“.
Si tratta delle NGN (Next Generation Networking), cioè delle reti di ultima generazione per le cui frequenze si è consclusa qualche mese fa un’asta miliardaria; almeno sulla carta le regole stabilite dall’authority sembrerebbero abbastanza stringenti.
L’Agcom ha infatti deliberato gli operatori di rete dovranno obbligatoriamente condividere tra loro le proprie infrastrutture, inoltre è stata prevista la realizzazione di un catasto delle reti nonché l’armonizzazione delle procedure necessarie per permettere agli operatori di realizzare reti a banda larga.
Obbiettivo del regolamento è in pratica quello di rendere più semplici le procedure di gestione e di ridurre i costi di realizzazione delle opere civili necessarie per la diffusione delle reti di nuova generazione.