Nokia, il colosso finlandese della telefonia mobile, starebbe subendo in questi giorni un boicottaggio in terra d’Iran; numerosi cittadini della nazione medio-orientale sarebbero infatti convinti che il gruppo scandinavo avrebbe in qualche modo agevolato la repressione degli Ayatollah.
Secondo le accuse, Nokia avrebbe avuto un ruolo importante nella creazione di un sistema per il filtraggio delle comunicazioni che avrebbe reso ancora più difficile lo scambio di informazioni tra i cittadini del Paese, facilitando l’azione del regime contestato per gli esiti delle ultime elezioni.
Secondo il Guardian, i rivenditori Nokia presso Teheran avrebbero segnalato un forte calo delle vendite, la causa sarebbe da ricercare nel fatto che l’azienda avrebbe fornito al governo dell’Iran i mezzi necessari per far tacere sia il Web che gli SMS durante il periodo precedente e successiavo alle elezioni.
Sempre secondo quanto riportato dal noto quotidiano britannico, i cellulari Nokia sarebbero stati per lungo tempo i telefonini preferiti dagli abitanti di Teheran, ora il sospetto di collaborazionismo avrebbe convinto molti utenti a preferire altre marche.
