Presso gli ambienti finanziari sarebbe già nota da tempo l’intenzione di Broadcom di acquisire il controllo della Qualcomm. Ma una volta perfezionata la fusione tra queste due società, esse potrebbero divenire proprietà di un’altra protagonista dell’High Tech: il colosso dei semiconduttori Intel. Poche le conferme a riguardo, ma diversi gli indizi su cui starebbe indagando Wall Street.
Da parte loro i vertici di Qualcomm si sarebbero pronunciati più volte contro l’ingresso in Broadcom, ora però i loro progetti potrtebbero cambiare radicalmente, questo perché unirsi alla compagnia di Irvine potrebbe significare in futuro l’ingresso nella grande famiglia di Intel, il più importante operatore ne suo settore.
Ma perché una multinazionale già fortemente strutturata come Intel dovrebbe essere interessata a far proprio un nuovo gigante della produzione di microprocessori? Probabilmente per eliminare dal mercato un potenziale concorrente, ma a riguardo le autorità antitrust potrebbero giocare un ruolo molto rilevante anche negando il proprio nullaosta.
A tal proposito sembrerebbe che le authority coinvolte siano già abbastanza perplesse riguardo alla sola possibilità che Broadcom e Qualcomm diventino un unico soggetto, le implicazioni per quanto riguarda la libera concorrenza non sarebbero infatti di poco conto. Un successivo passaggio di entambe ad Intel potrebbe quindi essere frutto di controversie ancora più accese.
Santa Clara sarebbe quindi intenzionata a seguire due strategie differenti a seconda di quelli che saranno i futuri assetti proprietari: scoraggiare per quanto le è possibile l’unione tra Broadcom e Qualcomm, in modo da evitare la formazione di un pericoloso competitor, o inglobarle tra le proprie controllate nel caso in esse dovessero fondersi.