Il colosso dei semiconduttori Intel ha recentemente presentato la propria piattaforma per l’Internet delle Cose, (Internet of Thing o più semplicemente IoT); grazie a questo strumento si avrà la possibilità di realizzare degli oggetti "intelligenti" e connessi alla Rete come quelli che presto popoleranno le nostre case e i nostri armadi.
Intel IoT Platform, questo il nome del progetto annunciato dal gruppo californiano, sarebbe stato concepito in particolare per uno scopo a carattere commerciale, cioè quello di rendere quanto più rapidi possibili i tempi che separano l’ideazione di un prodotto dalla fase necessaria per la sua introduzione sul mercato.
In pratica la piattoforma dovrebbe consentire agli sviluppatori di divenire produttivi velocemente e di affrontare le fasi per i test con l’aiuto dei feedback inviati dagli utenti, perché ciò avvenga il gruppo californiano avrebbe ideato un ambiente per il development che presenta anche un ecosistema integrato formato da società che investono nell’IoT.
Il progetto avrebbe così permesso di stringere degli accordi con aziende del livello di Accenture, Dell, SAP e Tata, tutte realtà che potrebbero essere interessate ad acquisire dei brevetti su nuove tecnolocie o a mettere a disposizione fondi e risorse per l’implementazione di un progetto fino al suo eventuale packaging per la vendita al pubblico.
Intel ha deciso di puntare gran parte dei suoi sforzi odierni per entrare quanto prima in un settore che prevede la diffusione di almento 50 miliardi di dispositivi connessi alla Rete entro il prossimo quinquennio; in quel di Santa Clara l’IoT potrebbe rappresentare un’occasione per recuperare terreno rispetto a concorrenti affermatisi negli ultimi anni come la Qualcomm.