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Intel chiude i suoi studi cinematografici

Con l’apertura degli Intel Studios il gigante di Santa Clara aveva proposto una nuova modalità di produrre cinema sfruttando le più recenti innovazioni tecnologiche, in queste strutture erano state edificate infatti delle "sfere" in grado di effettuare riprese in 3D generalmente molto complesse (se non impossibili) con le tradizionali macchine da presa.

Il progetto sembrava navigare in buone acque, tanto da conquistare di recente uno spazio pubblico anche nel corso del 77° Festival del Cinema di Venezia, del Festival di Cannes e del Tribeca Film Festival. Nelle scorse ore il gruppo capitanato da Robert Swan ne avrebbe però annunciato la chiusura, ponendo forse fine all’era del cosiddetto "volumetric filmmaking", o almeno di quello targato Intel.

Gli Intel Studios non erano più sostenibili: costi troppo alti e incassi mancati anche a causa della situazione sanitaria mondiale

A determinare tale decisione potrebbe essere stata la crisi del settore cinematografico con buona parte delle sale attualmente non operative a livello mondiale e diverse produzioni bloccate per via dell’emergenza pandemica in corso, ma secondo alcuni analisti gli studi del gruppo californiano si sarebbero rivelati poco sostenibili dal punto di vista economico.

In effetti gli Intel Studios erano stati pensati per le grandi produzioni hollywoodiane, ad essere colpiti dalla crisi del 2020 sarebbero stati però proprio i blockbuster con incassi (prevedibilmente) miliardari ed è probabile che possano passare anche diversi anni prima che le case di produzione siano disposte ad investire somme ingenti in questo tipo di prodotti.

Nonostante questo destino, probabilmente l’appuntamento con un utilizzo pervasivo del volumetric filmmaking è stato semplicemente rimandato. E’ inoltre prevedibile che in futuro nell’industria cinematografica vi sarà un impiego sempre più diffuso di soluzioni per l’AR e la VR, anche in considerazione del risparmio che potrebbero garantire in termini economici.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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