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Gli indirizzi IPv4 scarseggiano

Secondo quanto affermato dai componenti dell’ARIN (American Registry for Internet Numbers), il numero degli indirizzi basati sul protocollo IPv4 sarebbe ormai estremamente limitato, per contro la richiesta di questi ultimi starebbe aumentando costantemente a causa della crescita continua di dispositivi connessi alla Rete.

L’ARIN, che in pratica gestisce l’assegnazione degli IP in vaste aree del Nuovo Continente, avrebbe attualmente a disposizione non più di 133 mila indirizzi, una volta utilizzati questi ultimi si dovrà passare obbligatoriamente alle sequenze basate sullo standard IPv6 con alcuni interrogativi correlati all’attuale supporto offerto per questi ultimi.

La carenza degli indirizzi IPv4 avrebbe contretto i responsabili dell’ARIN ad inasprire le proprie policy per la loro assegnazione con clausole d’esclusione abbastanza vincolanti a carico dei richiedenti, nonostante ciò l’organizzazione riterrebbe attualmente di disporre di scorte per un periodo di tempo non superiore alle quattro settimane.

Almeno a livello teorico il passaggio alla numerazione IPv6 potrebbe rappresentare una soluzione ideale e immediatamente disponibile per il rientro dell’attuale stato di emergenza; le sequenze basate su quest’ultimo ammonterebbero infatti ad una quantità virtualmente inesauribile e pari a 2 elevato alla 128esima.

Come anticipato però, l’introduzione dell’IPv6 su larga scala potrebbe creare delle problematiche a livello tecnico, se non altro per via del fatto che per molti versi si tratta di uno standard inedito; l’alternativa per l’ARIN, ma solo di breve periodo, potrebbe essere quella di acquistare nuovi blocchi di IPv4 presso altre organizzazioni o privati.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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