Il caso Equalize: dossieraggi illegali e violazioni di banche dati riservate

Al centro dellโ€™inchiesta della Procura di Milano sui presunti dossieraggi illegali cโ€™รจ l’azienda Equalize Srl e la sua piattaforma Beyond, uno strumento avanzato per la raccolta e lโ€™aggregazione di dati provenienti da fonti differenti, alcune “aperte a tutti” ed altre riservate.

Secondo quanto riportato dai principali organi di stampa, la piattaforma sarebbe in grado di aggregare dati da fonti pubbliche come Infocamere e Cerved con altre informazioni, di natura riservata e confidenziale, che verrebbero estratte illegalmente da archivi protetti, come lo SDI, il sistema interforze del Ministero dell’Interno italiano.

Secondo gli inquirenti, il processo di raccolta di Equalize includeva un vero e proprio sistema di โ€œripulituraโ€ delle informazioni: i dati prelevati illegalmente venivano depurati dai metadati originali per essere inseriti in report che mascheravano la loro natura illecita.

Che lavoro fa Equalize? Cos’รจ la Business Intelligence? E’ legale?

Equalize si presenta come un’azienda specializzata in Business Intelligence e Reputazione aziendale, settori che, in linea teorica, comprendono attivitร  assolutamente legittime. Queste attivitร  consistono nel raccogliere e analizzare informazioni per supportare i clienti nella comprensione del contesto di mercato, valutare rischi e opportunitร  e prendere decisioni informate per collaborazioni, investimenti o partnership.

In pratica, Equalize offre a imprenditori e aziende rapporti approfonditi su altre societร , manager o potenziali soci, per consentire loro di fare scelte strategiche e consapevoli. รˆ importante precisare che, quando limitata allโ€™uso di fonti pubbliche, questa รจ unโ€™attivitร  perfettamente legale. In Italia, infatti, diverse societร  operano nel cosiddetto settore “delle informazioni”, fornendo servizi simili e rispettando i limiti normativi.

Tuttavia, secondo le accuse della procura, Equalize avrebbe oltrepassato i confini della normale consulenza. Oltre a raccogliere dati accessibili al pubblico, infatti, avrebbe fatto ricorso a informazioni riservate, inclusi dati finanziari, precedenti giudiziari e segnalazioni di reati, ottenuti attraverso lโ€™accesso illecito a banche dati governative.

Questi dati riservati venivano poi utilizzati per costruireย dossier molto dettagliatiย sui target richiesti dai clienti, conferendo loro un vantaggio competitivo oppure, nei casi piรน estremi, la possibilitร  di esercitare pressioni sui rivali.

Agenti infedeli e Trojan per acquisire informazioni riservate

Al centro dellโ€™indagine figurerebbe lโ€™amministratore delegato di Equalize, Carmine Gallo, ex funzionario di polizia, accusato di aver sfruttato connessioni con agenti โ€œinfedeliโ€ nelle forze dellโ€™ordine per ottenere accessi non autorizzati a database governativi, accedendo cosรฌ a dati e informazioni sensibili poi destinati alla commercializzazione.

Secondo gli inquirenti un’altra figura di spicco in Equalize sarebbe quella dell’hacker Samuele Calamucci, affiliato a reti di attivismo digitale e consulente per Equalize, che avrebbe sviluppato un sistema per il controllo remoto delle banche dati ministeriali, impiegando un RAT (Remote Access Trojan) per accedere a informazioni riservate, incluse quelle di antimafia e antiterrorismo.

Servizi segreti, criminalitร  organizzata e pressioni al mondo della politica

Il caso Equalize ha sollevato preoccupazioni per la sicurezza delle infrastrutture informatiche nazionali, specialmente riguardo lโ€™accesso non autorizzato a sistemi cruciali come lo SDI.

Questo sistema, gestito dal Ministero dellโ€™Interno, conserva dati su procedimenti giudiziari, segnalazioni di polizia e altre informazioni ad accesso riservato.

Gli accessi abusivi da parte di Equalize, consentiti anche grazie alla collaborazione di poliziotti corrotti, hanno messo in evidenza vulnerabilitร  significative all’interno della struttura e dei suoi sistemi di protezione sollevando dubbi e perplessitร  sulla effettiva sicurezza dei dati sensibili in essa custoditi.

La vicenda non si limita tuttavia alle sole operazioni di hacking: secondo la stampa i vertici di Equalize avrebbero avuto contatti anche con ambienti dei servizi segreti e della criminalitร  organizzata. A quanto risulta dalle indagini, inoltre, Equalize avrebbe usato i dati non solo per scopi commerciali, ma anche per influenzare lโ€™opinione pubblica o per esercitare pressioni su figure del mondo politico e imprenditoriale.

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Massimiliano Bossi
Massimiliano Bossi
Stregato dalla rete sin dai tempi delle BBS e dei modem a 2.400 baud, ho avuto la fortuna di poter trasformare la mia passione in un lavoro (nonostante una Laurea in Giurisprudenza). Adoro scrivere codice e mi occupo quotidianamente di comunicazione, design e nuovi media digitali. Orgogliosamente "nerd" sono il fondatore di MRW.it (per il quale ho scritto centinaia di articoli) e di una nota Web-Agency (dove seguo in prima persona progetti digitali per numerosi clienti sia in Italia che all'estero).

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