"Where are we now? Understanding the evolution of women in technology", report di Kaspersky dedicato alla presenza femminile nel mercato della tecnologia, evidenzierebbe come ben il 31% delle donne italiane si sarebbe sentita scoraggiata proprio dal fatto che questa componente è notevolmente sottorappresentata nel settore di riferimento.
Appena il 10% delle lavoratrici avrebbe intrapreso una carriera nell’High Tech avendo come modello una figura femminile di rilievo, questo dato da una parte sottolinea la gravità del gender gap in questo comparto ma dall’altra confermerebbe come una maggiore partecipazione delle donne potrebbe generare esempi positivi da imitare.
Nel 37% dei casi le donne che lavorano nel settore analizzato avrebbero deciso di entrare a far parte di esso in seguito alla formazione scolastica maturata, il 39% di esse non avrebbe ricevuto però alcun incoraggiamento per questa scelta. Mancherebbero inoltre totalmente le cosiddette "quote rosa" rafforzando il predominio maschile in termini numerici.
Per quanto riguarda invece le capacità e i benefici che le donne citerebbero come più importanti nel caso di una brillante carriera professionale, il problem solving si troverebbe al primo posto citato dal 43% delle intervistate seguito dalla retribuzione al 32%. Tali aspetti verrebbero però comunicatici male o per niente dalle aziende creando un ulteriore disincentivo.
Alla scarsa partecipazione femminile contribuirebbe anche la convinzione diffusa che per lavorare nella tecnologia siano necessarie esclusivamente competenze matematiche, logiche e informatiche, mentre mansioni come quelle legate all’UX Design, al product management e al project management richiederebbero invece in misura maggiore soft skill e capacità organizzativa.