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Guardare video su TikTok (o YouTube) per più di due ore al giorno può influire negativamente sulla salute mentale

Un recente studio condotto dall’Universitat Oberta de Catalunya (UOC) e dall’Università Pompeu Fabra (UPF), pubblicato su Nature, evidenzia come trascorrere più di due ore al giorno su TikTok (o YouTube) possa aumentare il rischio di sviluppare problemi di salute mentale, in particolare tra gli adolescenti.

La ricerca, basata su un campione di 1.000 giovani tra i 12 e i 18 anni provenienti dalla Spagna, ha analizzato la relazione tra il tempo trascorso sulle piattaforme e la percezione del proprio benessere.

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Un uso passivo che influisce sulla socialità

A differenza di altri social network come Instagram, Facebook o X (ex Twitter), TikTok (ed anche YouTube) si distingue per la natura fortemente passiva del suo consumo: gli utenti scorrono i video senza interagire attivamente con gli altri. Questo meccanismo, secondo gli esperti, può influenzare la socialità e limitare la capacità di creare connessioni significative sia nel mondo reale che in quello virtuale.

Secondo i dati raccolti, oltre il 53% degli intervistati passa almeno un’ora al giorno su TikTok, mentre più del 20% supera le due ore quotidiane. Le ragazze risultano essere le utenti più assidue rispetto ai coetanei maschi (25% contro 15% per un utilizzo superiore alle due ore).

L’elemento più significativo della ricerca riguarda la percezione soggettiva del benessere digitale, ovvero l’equilibrio tra uso della tecnologia e benessere psicologico.

Gli adolescenti che utilizzano TikTok per più di due ore al giorno valutano la loro capacità di limitare il tempo trascorso online con un punteggio di 2,93 su 5, mentre chi usa l’app per meno di un’ora riporta un valore medio di 3,33 su 5. Il dato migliora progressivamente per chi riduce l’esposizione: 3,47 per chi sta sotto la mezz’ora e 3,53 per chi non supera i 10 minuti al giorno.

In altre parole: l’uso prolungato di TikTok creerebbe una specie di “dipendenza” dalla quale è più difficile liberarsi man mano che ne aumenta il tempo di utilizzo.

Effetti sulla salute mentale e autostima

Le evidenze raccolte confermano quanto già emerso da precedenti studi: un uso prolungato dei social media può essere associato a una scarsa autostima legata all’immagine corporea e a un maggiore rischio di disagio psicologico. In alcuni casi estremi, questa condizione può persino aumentare il rischio di ideazione suicidaria.

I ricercatori sottolineano l’importanza di educare i giovani a un uso più consapevole della tecnologia, incentivando pause digitali e promuovendo attività offline per mantenere un equilibrio tra vita reale e virtuale.

Il problema, secondo gli esperti, non è solo il tempo trascorso su TikTok, ma il tipo di consumo che ne deriva: scrollare passivamente per ore senza interazione sociale può amplificare il senso di isolamento e contribuire alla noia cronica, con effetti negativi sul benessere emotivo e cognitivo.

Promuovere un utilizzo più consapevole dei social media

Alla luce di questi dati, il dibattito sull’impatto dei social network sulla salute mentale degli adolescenti si fa sempre più rilevante. Alcuni esperti suggeriscono di limitare il tempo di utilizzo giornaliero e di sviluppare strategie per rendere l’esperienza digitale più attiva, come commentare, condividere o partecipare a discussioni online.

Inoltre, è fondamentale il ruolo dei genitori e degli educatori, che dovrebbero incoraggiare un uso responsabile della tecnologia, monitorando i comportamenti digitali dei più giovani.

L’uso intensivo di TikTok e di altre piattaforme social rimane un fenomeno in crescita, ma comprenderne i rischi può aiutare a trovare soluzioni per minimizzare gli effetti negativi e favorire un utilizzo più equilibrato e sano.

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Massimiliano Bossi
Massimiliano Bossi
Stregato dalla rete sin dai tempi delle BBS e dei modem a 2.400 baud, ho avuto la fortuna di poter trasformare la mia passione in un lavoro (nonostante una Laurea in Giurisprudenza). Adoro scrivere codice e mi occupo quotidianamente di comunicazione, design e nuovi media digitali. Orgogliosamente "nerd" sono il fondatore di MRW.it (per il quale ho scritto centinaia di articoli) e di una nota Web-Agency (dove seguo in prima persona progetti digitali per numerosi clienti sia in Italia che all'estero).

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