Mountain View ha reso noto che il suo motore di ricerca restituirà sempre risultati contestuali rispetto alla posizione dell’utente che ha formulato la query, in sostanza il nome a dominio scelto ("Google.it", "Google.com" etc.) non avrà alcuna influenza sulla composizione della SERP. Tale impostazione sarebbe stata definita tenendo conto dei trend di ricerca predominanti.
Sembrerebbe infatti che circa il 20% delle interrogazioni siano strettamente legate al posizionamento dell’utente, motivo per il quale si è voluta evitare a quest’ultimo l’incombenza di dover effettuare ricerche a partire dal dominio del luogo in cui ci si trova (generalmente composto dal nome "Google" seguito dall’estensione geografica del Paese ospitante).
Per fare un esempio, un utente italiano che dovesse trovarsi in Australia non dovrà necessariamente fare riferimento al dominio "Google.com.au" per ottenere delle SERP personalizzate sulla base della posizione corrente. Tale funzionamento è stato mutuato da altre piattaforme del network di Big G come per esempio YouTube e Gmail.
Si tratta di un aggiornamento che riguarderà tutte le varianti di Google oggi esistenti, dalla versione Web based alle applicazioni per iOS e Android. La localizzazione scelta automaticamente dal sistema verrà indicata in un riquadro a piè di pagina, ma l’utilizzatore avrà sempre la possibilità di modificare questo settaggio selezionando il paese di proprio interesse.
Questa scelta conferma l’intenzione di Mountain View di adattare il proprio motore di ricerca in primo luogo alle esigenze dell’ecosistema mobile, l’impostazione precedente era infatti molto più legata all’utilizzo tramite browser Web su Pc. Non sorprende quindi che anche tra i risultati delle ricerche a primeggiare siano sempre di più risorse nate innanzitutto per la fruizione su smartphone.