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Gmail blocca lo spam grazie all’intelligenza artificiale

Google ha dichiarato di essere riuscita a migliorare notevolmente i filtri anti-spam integrati in Gmail grazie al supporto delle nuove tecnologie legate all’intelligenza artificiale di TensorFlow.

Gmail sfrutta le API di TensorFlow

TensorFlow è sicuramente uno dei progetti più interessanti tra quelli che Google ha dedicato agli sviluppatori nel corso degli ultimi anni. Rilasciata sotto licenza Open Source, questa libreria consente di implementare algoritmi di Intelligenza Artificiale integrabili in qualsiasi applicazione sfrutti il machine learning per il proprio funzionamento.

TensorFlow è anche una soluzione ampiamente utilizzata dallo stesso network di Big G e, a questo proposito, recentemente l’azienda californiana ha voluto sottolinearne l’efficacia rendendo noti i risultati ottenuti nel contrasto allo spam veicolato contro le inbox di Gmail: grazie all’integrazione di questa tecnologia, ad oggi, la piattaforma riuscirebbe a bloccare più di 100 milioni di messaggi indesiderati al giorno .

Considerando che attualmente gli utenti attivi mensilmente su Gmail dovrebbero essere circa 1.5 miliardi, è probabile che la strada da percorrere prima di "cantare vittoria" nella guerra allo spam sia ancora lunga, ma complessivamente una cifra del genere è traducibile in un grande successo per Google e per gli utenti che grazie a questa nuova tecnologia hanno risparmiato migliaia di ore (altrimenti necessarie per cancellazioni manuali della posta spazzatura) ed hanno corso un minor rischio di cadere vittima di virus o azioni fraudolente.

L’intelligenza artificiale affianca i filtri anti-spam "tradizionali"

A ciò si aggiunga che lo spam rilevato e bloccato con il contributo di TensorFlowsi aggiunge a quello già precedentemente bloccato dai filtri di Gmail. Sempre stando a quanto dichiarato da Mountain View, infatti, questi ultimi lungi dall’essere inefficaci provvederebbero, a monte, all’eliminazione di oltre il 99% della posta indesiderata inviata ai destinatari.

L’antispam di Gmail opera differentemente rispetto alla maggior parte delle soluzioni simili, esso viene implementato in modo che sia in grado di classificare i messaggi caso per caso e ciò è possibile soltanto analizzando i comportamenti degli utilizzatori, scoprendo quindi quali email ritengono essere spam e quali da non cestinare.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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