Stando ad una recente rilevazione svolta dallโOsservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano e AssoSoftware, attualmente soltanto il 29% delle piccole e medie imprese e delle pubbliche amministrazioni italiane avrebbero provveduto allโintegrazione delle piattaforme digitali utilizzate per migliorare i propri processi produttivi.
Nelle aziende italiane mancano skill digitali e voglia di innovare
Le cause di questo ritardo sarebbero molteplici ma comunque note in quanto farebbero riferimento a problematiche strutturali del Paese come lโeccessiva frammentazione dei software gestionali che vengono adottati dalle varie organizzazioni, la mancanza di personale sufficientemente formato in senso digitale e la scarsa volontร di innovare.
Durante lo scorso anno il giro dโaffari generato dal settore della produzione di software e servizi per la gestione aziendale in Italia sarebbe stato pari a 45.7 miliardi di euro con un incremento del 17% rispetto al 2019, quando lโammontare del fatturato si era assestato su poco piรน di 39 miliardi e le dinamiche di questo mercato erano meno influenzate dalle esigenze legate allo smart working.
Ad investire in queste particolari soluzioni sarebbero soprattutto le imprese con un contributo pari a 38.9 miliardi di euro che da solo rappresenterebbe lโ85% della spesa. Per quanto riguarda invece le case produttrici, nel 2020 esse avrebbero registrato un fatturato leggermente superiore ai 17 miliardi con un incremento del 16% rispetto al 2019.
Nella Penisola non vi sarebbe soltanto un problema di diffusione dei software gestionali, mancherebbero per ora anche lโintegrazione di questi ultimi nei processi aziendali, una valutazione precisa dei benefici derivanti dalla loro adozione, lโorganizzazione di team appositamente dedicati alla digitalizzazione e un contesto culturale in grado di privilegiare lโinnovazione.