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Garante Privacy: smart glasses e implicazioni per la privacy

Guido Scorza, Componente del Garante per la protezione dei dati personali, ha recentemente esposto durante un’intervista all’HuffPost quelle che sono le perplessità dell’Authority italiana (e non solo) nei confronti degli smart glasses RayBan Facebook Stories presentati e commercializzati da Menlo Park e Luxottica. Al centro dell’intervento vi è stata naturalmente la funzionalità "Facebook View" che consente di registrare audio e video.

La posizione di Scorza nei confronti di questo dispositivo non è completamente negativa, a suo parere esso potrebbe rivelarsi utile sia per il lavoro che per l’intrattenimento. Esisterebbe però anche un rischio di invasione della privacy altrui che dovrebbe essere tenuto in seria considerazione, soprattutto in un Paese come l’Italia dove l’alfabetizzazione digitale è ancora poco diffusa.

Nella Penisola infatti quasi 1/3 della popolazione non accede ad Internet e vive una quotidianità in cui le nuove tecnologie hanno un ruolo marginale, stando così le cose potrebbero passare anni prima che i cittadini meno digitalizzati riescano a collegare il gesto di toccare una stanghetta con l’atto di scattare una foto, di riprendere un video o di registrare un audio.

Le immagini di persone riprese inconsapevolmente con gli smart glasses potrebbero fare il giro del Web

Contestualmente bisognerebbe tenere conto dell’uso che verrà fatto delle immagini riprese o degli altri contenuti raccolti, questi ultimi potrebbero essere condivisi sui social con leggerezza mettendo a disposizione di una platea potenzialmente sterminata di utenti i volti e i momenti di vita di persone (minori compresi) che hanno diritto alla propria riservatezza.

Sempre a parere di Costa le persone dovrebbero essere più consapevoli di trovarsi in un mondo in cui qualsiasi oggetto potrebbe essere connesso alla Rete, le aziende che producono tali device avrebbero quindi la responsabilità di informare gli utenti riguardo a quelle che sono le implicazioni di tecnologie che possono mettere a rischio la privacy.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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