Annunciato ai tempi del rilascio della versione numero 50, Electrolysis diventa ora parte integrante del browser Open Source Firefox grazie alla sua cinquantaquattresima release; grazie a questa soluzione il "panda rosso" diventa di fatto un’applicazione multiprocesso, in grado di garantire performance più elevate in fase di navigazione.
Ma in cosa consiste l’architettura multiprocesso di Electrolysis? A livello tecnico quest’ultimo determina una divisione completa tra i processi che consentono il funzionamento del browser e quelli che invece vengono utilizzati nello specifico per il rendering delle pagine Internet. In sostanza si ha una divisione tra core dell’applicazione e feature per la navigazione.
Interessante anche il fatto che il sistema per la navigazione a schede (tabbed browsing) non viene più gestito da un singolo processo, ad ogni tab corrisponderà infatti un processo indipendente. Questo significa che l’eventuale malfunzionamento di una scheda non impedirà l’accesso alle altre né determinerà il crash del browser.
Questa nuova impostazione determinerà anche un beneficio a carico delle prestazioni, perché i caricamenti dei siti aperti nelle varie tab saranno del tutto indipendenti tra loro. E’ stato poi ideato un sistema basato sui container che permetterà di isolare i contenuti di ciascuna scheda in modo da evitare la sovrapposizione dei task per il caricamento e la navigazione.
Gli sviluppatori della Fondazione Mozilla si stanno impegnando con forza per permettere al proprio browser di recuperare le quote di mercato perse in gran parte a causa della diffusione di Google Chrome; tale strategia è stata già in parte premiata grazie ad un recente incrementoi del market share di Firefox passato dall’8 al 12 %.