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Fecebook riprogetta Libra

La Libra Association, organizzazione che presiede allo sviluppo della cryptovaluta ideata da Facebook, ha recentemente pubblicato un documento in cui appare chiaro che, almeno per il momento, il progetto verrà fortemente modificato rispetto alle intenzioni iniziali. Le tante perplessità espresse dalle autorità monetarie sembrerebbero essere state accolte.

In sostanza Libra, pensata e annunciata da Mark Zuckerberg e soci come una moneta virtuale utilizzabile in ambito social, potrebbe trasformarsi in un più comune sistema per la gestione dei pagamenti online. L’intenzione di creare una stablecoin sarebbe ancora in piedi, ma si tratterebbe di una soluzione da sviluppare solo quando i tempi saranno maturi (e se mai lo saranno).

Per chiarire quanto esposto nell’ultima edizione dell’"Official Libra White Paper", basterebbe pensare a Calibra (il wallet alla base del funzionamento di Libra) come a una piattaforma molto simile a PayPal. Si potrebbe anche trattare di un sistema più orientato all’impiego presso i mercati emergenti, ma in questo caso non ci troveremmo comunque davanti a qualcosa di inedito.

Come spiegato dai membri della Libra Association, i loro sforzi sono concentrati in questo momento nel conciliare la portata innovativa delle tecnologie della Blockchain con le istanze dei regolatori. Per il momento la soluzione sembrerebbe essere stata trovata nel più classico dei compromessi al ribasso, molto lontano dalla portata rivoluzionaria che avrebbe dovuto avere l’iniziativa.

Se un giorno Libra dovesse effettivamente assumere le sembianze di una cryptovaluta, le sue caratteristiche potrebbero essere molto differenti da quelle del Bitcoin, questo perché nessuna authority accetterà mai che abbia corso legale una soluzione in grado di influenzare le politiche monetarie al di fuori del controllo delle banche centrali.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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