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La FCC decide sulla Net Neutrality

La FCC (Federal Communications Commission) statunitense richiederà al Congresso USA di apportare alcune importanti modifiche alla normativa sulle comunicazioni conosciuta come Communications Act; tale iniziativa sarebbe considerata talmente importante che a perorarla dovrebbe essere lo stesso presidente della commissione, Tom Wheeler.

Alla base delle istanze formulate dalla FCC vi sarebbe il tema della neutralità della Rete, o Net Neutrality, un argomento che vedrebbe diverse lobby economiche impegnate ad esercitare le proprie pressioni sulle istituzioni di Washington; la domanda a cui dovrà rispondere il Congresso è: il Web è un diritto o un interesse di tutti?

Per quanto ci si auguri che prevalga la teoria di Internet come diritto per le persone, non sarebbero comunque pochi gli operatori del settore che invece vorrebbero ridefinire la Rete come un sempice servizio di pubblica utilità, in questo secondo caso infatti, i fornitori avrebbero maggiori possibilità di definire i termini per il suo utilizzo.

Un Web concepito unicamente come servizio potrebbe per esempio diventare discriminatorio, ad esempio la grandi corporation potrebbero accordarsi con i provider per avere a disposizione una maggiore quantità di banda per la connessione, ciò andrebbe a discapito delle imprese più piccole e delle attività non strettamente commerciali degli utenti.

Se da una parte la restrizione della Net Neutrality sarebbe supportata da gruppi come la AT&T e la Comcast che vorrebbero far fruttare maggiormente gli investimenti effettuati, dall’altra il Web come diritto avrebbe dalla sua parte il Presidente Barack Obama convinto che Internet dovrebbe rappresentare una piattaforma ugualitaria (e quindi del tutto neutrale).

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.
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