Che i profili contenuti su Facebook (così come i dati personali degli utenti), non potessero essere considerati propriamente "al sicuro", era cosa già nota, ma un recente attacco da parte di hackers ha evidenziato le dimensioni di questo livello di insicurezza, forse anche più di quanto si sospettasse.
In Rete circola infatti un file delle dimensioni di circa 3 Gb, scaricabile tramite un comune client BitTorrent, in cui sono presenti i profili di circa 170 milioni di utenti che hanno accesso al social network più "popolato" del Web (cioè oltre un terzo degli iscritti).
La responsabilità della vicenda non sarebbe comunque da attribuire del tutto alla creatura di Mark Zuckerberg, i profili violati sarebbero infatti relativi a persone che non si sarebbero mai preoccupate di modificare le impostazioni sulla privacy predefinite nel servizio.
A far circolare il file incriminato sarebbe, per sua stessa ammissione, l’hacker Ron Bowes, appartenente alla crew di smanettoni denominata Skull Security; l’iniziativa di Bowers sarebbe stata perpetrata senza alcuna finalità criminale, l’intento sarebbe stato invece quello di testare il livello di sicurezza di Facebook.