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Facebook: sempre più probabile la svolta a pagamento (senza ADV)

Menlo Park starebbe conducendo uno studio finalizzato a capire quanto potrebbe essere gradita una versione di Facebook fruibile a pagamento ma priva di advertising. Mark Zuckerberg e soci potrebbero essere quindi interessati a sviluppare un modello di business completamente diverso da quello attuale.

Andrebbe naturalmente sottolineato che lo svolgimento di una rilevazione non rappresenta necessariamente il preludio ad una rivoluzione, oggi il Sito in Blue deve il suo sostentamento al mercato pubblicitario ed è estremamente improbabile che i suoi vertici abbiano intenzione di abbandonare questa fonte di profitti in favore di un paywall.

Per chiarire l’attuale posizione di Facebook basti pensare che i 41 miliardi di fatturato prodotti dal gruppo lo scorso anno sono stati generati quasi per intero dall’advertising. Viene inoltre da chiedersi: quanti tra gli oltre 2 miliardi di utenti attualmente iscritti alla piattaforma sarebbero veramente disposti a pagare per continuare a frequentarla?

Probabilmente soltanto una minima parte, ma Menlo Park è continuamente costretta a fronteggiare accuse di violazione della privacy e di trattamento improprio dei dati personali (si veda a tal proposito il caso Cambridge Analytica), motivo per il quale la ricerca di nuovi canali per la monetizzazione diventa comprensibile.

Fino ad oggi il mercato pubblicitario è stato fortemente Data Driven, si tratta però di un modello che potrebbe non reggere nel prossimo futuro (normative come il GDPR pongono importanti interrogativi in merito), è quindi probabile che il Sito in Blue non sarà l’unica piattaforma a manifestare interesse verso forme di guadagno alternative alla pubblicità.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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