"Self-Censorship on Facebook" è il titolo di uno studio realizzato dai ricercatori Adam Kramer e Sauvik Das (ex stagista presso Menlo Park) secondo il quale Facebook sarebbe in grado di memorizzare anche i post che vengono scritti ma non pubblicati.
Per condurre la rilevazione è stata monitorata l’attività di circa 5 milioni di utenti del Sito in Blue residenti negli Stati Uniti e in Gran Bretagna; obiettivo della ricerca sarebbero stati i cosiddetti comportamenti di "autocensura", tra cui per esempio chiedere un’amicizia per poi cancellare tale azione.
Facebook sarebbe per esempio in grado di sapere se un contributo non viene postato per paura che venga letto dal datore di lavoro, se un’immagine viene rimossa per evitare "problemi di coppia" e quali tipologie di utenti tenderebbero a censurare più frequentemente i propri commenti.
Nello specifico, gli uomini tenderebbero ad autocensurarsi molto più frequentemente rispetto alle donne, inoltre, questo tipo di comportamente sarebbe nettamente più diffuso presso gli uomini che tra le loro amicizie contano poche donne.