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Più Facebook = meno benessere?

Secondo una recente ricerca condotta dai ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Oxford, vi sarebbe una correlazione tra uso prolungato di social network come Facebook e abbassamento del livello di benessere individuale. Le ragioni di tale fenomeno sarebbero da ricercare nel modo in cui gli utenti condividono i propri contenuti.

E’ noto infatti come i network sociali vengano spesso utilizzati per mostrare il proprio "lato migliore", sostanzialmente la parte più positiva, divertente, avventurosa e in linea generale soddisfacente della vita di ciascuno. Ciò però determinerebbe non di rado dei confronti tra la (propria) realtà oggettiva e quella virtuale (altrui) da cui la prima non potrebbe che risultare perdente.

Il focus di questo studio, operato sui comportamenti di un campione composto da oltre 5 mila individui nell’arco di 2 anni, sarebbe stato concentrato in particolare sugli effetti derivanti dalla frequentazione prolungata, cercando di comprendere i meccanismi psicologichi e biochimici che si scatenano negli utenti portandoli in alcuni casi ad una vera e propria dipendenza da social network.

Da questo punto di vista si tratterebbe di un approccio diverso da quello utilizzato solitamente per affrontare ricerche dello stesso tipo, dove la qualità delle interazioni sociali sarebbe stata spesso sopravvalutata. Il peggioramento del livello di benessere derivante dai social network sarebbe invece un processo dinamico e progressivo.

Nelle loro (oneste) conclusioni, i ricercatori avrebbero affermato di non conoscere i motivi di questo fenomeno, ipoteticamente correlato al fatto che nel tempo i social network riescano ad avere una capacità sempre più limitata di generare la produzione di endorfine. Il proporzionale peggioramento del benessere sarebbe però una caratteristica comune a tutti gli utenti analizzati, indipendentemente dalle loro condizioni di partenza.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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