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Facebook e media: gli utenti valutano la qualità delle fonti

I responsabili del social network più grande della Rete hanno introdotto anche nella localizzazione italiana di Facebook alcuni strumenti che consentiranno agli iscritti di valutare l’affidabilità delle fonti di informazione. Si tratta di funzionalità già sperimentate negli Stati Uniti la cui (reale) efficacia è però ancora oggi oggetto di discussione.

Menlo Park ha quindi deciso di affidarsi ai suoi stessi utenti per stabilire quali contenuti dovranno avere maggiore evidenza all’interno del news feed, una fonte giudicata maggiormente affidabile troverà plausibilmente maggiore spazio, mentre i media responsabili della diffusione di fake news dovrebbero essere invece penalizzati.

Il sistema funzionerà in modo molto semplice: l’utilizzatore che sta visualizzando una news potrebbe dover rispondere ad alcune domande, specificando per esempio se conosce il sito Web dal quale tale informazione è stata condivisa e se lo giudica o meno una risorsa attendibile, degna di maggiore visibilità rispetto alle altre.

L’algoritmo del Sito in Blue che gestisce questi feedback è in grado di adattare i risultati generati sulla base dei diversi input inviati dagli utenti nel corso del tempo, questo significa che il punteggio associato ad una determinata fonte potrebbe cambiare, con ripercussioni importanti a carico della presenza nel news feed.

Fortemente voluta da Mark Zuckerberg, questa iniziativa coinvolge ora anche il Regno Unito, la Francia, la Germania e la Spagna. L’obbiettivo è quello di limitare quanto più possibile il proliferare delle fake news, migliorando la user experience e, nel contempo, premiando tutte le risorse che condividono contenuti di qualità

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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