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Facebook: le fonti le valutano gli utenti

Menlo Park ha recentemente annunciato profonde modifiche a carico dell’algoritmo che gestisce il news feed, le conversazioni tra amici e conoscenti verranno considerate prioritarie rispetto ai contenuti condivisi con il tentativo di arginare il fenomeno delle fake news e, nello stesso tempo, di evidenziare maggiormente i contributi sponsorizzati.

Ma tale novità potrebbe non essere sufficiente per migliorare la qualità del servizio, motivo per il quale Mark Zuckerberg e soci hanno deciso di affidarsi al buon senso degli utenti: saranno infatti questi ultimi valutare l’affidabilità delle fonti, le notizie correlate agli autori considerati più attendibili verranno evidenziate e quindi rese maggiormente visibili.

Stando a quanto rivelato in proposito dal fondatore di Facebook, l’idea iniziale sarebbe stata quella di affidare tale compito a dei consulenti esterni, ma una strategia del genere sarebbe stata giudicata poco democratica. Motivo per il quale si è preferito non vincolare i contenuti del social network a selezionatori incaricati di stabilire ciò che è vero e ciò che non lo è.

Ma il nuovo sistema ha veramente la possibilità di funzionare? Difficile rispondere ancora prima che la sperimentazione abbia inizio, ma è probabile che alcune fonti saranno più penalizzate di altre, basti pensare alle realtà caratterizzate da un forte orientamento politico che notoriamente suscitano aspri contrasti al di là dei messaggi veicolati.

Vi è poi un altro fattore di cui tenere conto, il nuovo approccio infatti potrebbe privilegiare la percezione di affidabilità rispetto alle valutazioni basate sui riscontri fattuali, quindi i responsabili del Sito in Blue dovranno adottare dei criteri quanto più oggettivi possibili nella gestione dei feedback inviati dagli utenti.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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