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Facebook: in aumento le richieste di controllo dei governi

I responsabili di Menlo Park hanno reso disponibile il loro ultimo rapporto sulla trasparenza, un documento nel quale Mark Zuckerberg e soci elencano tutti i casi nei quali l’azienda è stata contattata da dei governi per richieste riguardanti i dati. Secondo quanto riportato, tale fenomeno sarebbe stato in forte aumento nel corso del 2017.

Numeri alla mano l’incremento nel periodo considerato sarebbe stato pari al 21%. In oltre la metà dei casi l’autorità richiedente avrebbe allegato un ordine di non divulgazione, ciò significa che gli utenti dei quali si richiedevano i dati non dovevano essere informati riguardo alla loro cessione e allo svolgimento di indagini nei loro confronti.

A crescere in modo spropositato sarebbero state poi le richieste di restrizione dei contenuti, in questo caso la crescita registrata sarebbe stata superiore ai 300 punti percentuali. A motivare questo aumento sarebbe tra l’altro l’estrema frammentazione delle legislazioni locali a tutela della privacy che moltiplica le violazioni possibili.

Da segnalare però che a far crescere tale dato sarebbero state in particolare le richieste provenienti dal Messico, Paese dove Facebook è stato al centro della diffusione di un filmato nel quale veniva ritratta una sanguinosa sparatoria avvenuta presso una scuola della città di Monterrey.

Interessante anche il dato relativo alle richieste riguardanti violazioni di copyright, l’utilizzo improprio dei marchi e la diffusione di prodotti contraffatti; nel primo caso le segnalazioni sarebbero state più di 220 mila, quasi 42 mila quelle inerenti i brand e circa 14 mila quelle riguardanti attività di contraffazione.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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