Intervistato dal Wall Street Journal, Eric Schmidt, ex CEO di Mountain View e attuale presidente esecutivo del gruppo, avrebbe speso parole di fuoco contro lo scandalo Datagate e l’attività di spionaggio svolta dagli agenti segreti dell’NSA (National Security Agency).
Il "guru" di Google avrebbe inoltre definito scandaloso il fatto che l’agenzia governativa si sia inserita senza autorizzazione nei Datacenter di Big G; tale frase sarebbe stata conclusa con un dubitativo "se è vero" che lascia spazio a possibili evoluzioni future della vicenda.
Il riferimento del dirigente riguarderebbe in particolare il programma battezzato MUSCOLAR e rivelato dalla "talpa" Edward Snowden, attraverso di esso l’NSA avrebbe avuto accesso diretto alle informazioni dei clienti di Google e di altri colossi del Web come per esempio Yahoo!.
Schmidt si sarebbe rivelato sorpreso in particolare per via delle dimensioni del Datagate, in pratica attraverso di esso sarebbero state poste sotto sorveglianza più o meno continua le comunicazioni di ben 320 milioni di persone allo scopo di identificarne appena 300.