Dopo il fallimento della Silicon Valley Bank, istituto bancario statunitense particolarmente impegnato nel sostegno delle startup californiane, in molti si sono chiesti se per caso l’economia mondiale non fosse nuovamente di fronte ad un tracollo come quello che era stato causato dalla chiusura della Lehman Brothers nel settembre del 2008.
Probabilmente si tratta di un’ipotesi infondata, soprattutto perché le dimensioni della SVB erano nettamente inferiori rispetto a quelle della LM. Forse per questo motivo ciò che è rimasto dopo la caduta della banca ha attirato l’attenzione di alcuni investitori e, tra questi ultimi, vi sarebbe anche l’onnipresente miliardario sudafricano Elon Musk.
Si tratta dell’ennesimo annuncio ad effetto dell’uomo più ricco del mondo? Probabilmente sì, ma prima di rispondere a questa domanda è bene ricordare che stiamo parlando della stessa persona che lo scorso anno ha deciso di spendere 44 miliardi di dollari per diventare l’unico proprietario del social network Twitter tramite l’acquisizione più costosa di sempre.
Ma quanto costerebbe acquistare le "macerie" di una banca a cui non sono rimasti neanche i fondi necessari per restituire i soldi ai propri correntisti? Probabilmente poco, molto poco. Basti pensare che la londinese HSBC (Hongkong and Shanghai Banking Corporation) ha fatto propria la controllata britannica della SVB per una sola sterlina.
In realtà tutte le affermazioni in merito di Musk fanno riferimento ad un singolo tweet. In sostanza durante uno scambio sulla piattaforma un utente ha affermato che Twitter dovrebbe acquisire SVB e diventare una banca digitale, l’imprenditore gli ha quindi risposto di essere aperto all’idea senza però specificare le sue reali intenzioni.
I think Twitter should buy SVB and become a digital bank.
— Min-Liang Tan (@minliangtan) March 11, 2023
