Secondo un recente sondaggio di Fortune, Elon Musk sarebbe il CEO più sopravvalutato al mondo. Ad esprimere questo parere sarebbe stato un campione qualificato composto da 400 dirigenti, rappresentanti di consigli di amminstrazione e analisti di mercato chiamati a valutare l’operato di chi decide le sorti di grandi aziende (come appunto Tesla e SpaceX di Musk).
Ma perché le decisioni dell’uomo più ricco del mondo sarebbero (almeno in parte) criticabili? Stando alle risposte degli intervistati egli avrebbe tradito troppo volte le attese degli investitori, rendendosi protagonista di numerose promesse mancate. Le auto a guida autonoma, ad esempio, non sono esattamente dietro l’angolo, nonostante gli annunci.
Elon Musk and Bob Iger top the list of America's most overrated CEOs as ranked by their peers https://t.co/jy1yez35hU
— FORTUNE (@FortuneMagazine) February 4, 2024
E’ chiaro che l’acquisizione di X che, ricordiamolo, gli è costata ben 44 miliardi di dollari, ha avuto un ruolo in questo giudizio. L’impegno di Musk nel social network sarebbe stato poi accompagnato da un calo notevole del valore di Tesla, azienda che lo scorso anno valeva il 25% in meno rispetto a quello precedente, con un calo di capitalizzazione pari ad 80 miliardi di dollari.
Tra le altre promesse mancate di Musk troviamo anche quelle che hanno riguardato SpaceX. Ad oggi infatti l’uomo è ben lontano dal poter arrivare su Marte e il progetto che avrebbe dovuto portare alla creazione della prima colonia umana sul Pianeta Rosso sembrerebbe molto più difficile da realizzare di quanto promesso dall’imprenditore di Pretoria.
Alla reputazione di Musk non avrebbero giovato inoltre le voci, nate in seguito ad un’inchiesta del Wall Street Journal, secondo cui egli abuserebbe di stupefacenti e queste sue abitudini influirebbero sulle sue decisioni. A ciò si sarebbero aggiunte accuse di razzismo e antisemitismo che avrebbero portato parte degli inserzionisti di Musk a bloccare la pubblicazione di advertising su X.
