Il colosso dell’intrattenimento Disney avrebbe in progetto di lanciare una nuova formula, per certi versi simile a quella di Amazon Prime, che con un solo abbonamento dovrebbe permettere di accedere non soltanto allo streaming di Disney+ ma anche ad altri servizi non necessariamente collegati (o non solo) ai contenuti audiovisivi.
L’idea dovrebbe essere quella di una sottoscrizione che, oltre al già citato Disney+, comprenda anche la possibilità di utilizzare le piattaforme Hulu, Star+ ed ESPN+ nonché sconti per l’acquisto di merchandising, l’accesso ai parchi di divertimento Disneyland Paris, Disneyland e Disney World e i viaggi con le crociere della Disney Cruise Line.
Date le caratteristiche del servizio alcuni analisti hanno parlato di una sorta di "Disney Prime", ma plausibilmente il gruppo capitanato da Bob Chapek sarà abbastanza furbo da distinguere la propria offerta con un nome che non ricordi troppo facilmente la formula di Seattle. In ogni caso parliamo di un’iniziativa ancora in fase di progettazione.
E’ invece già sicuro che entro la fine dell’anno Disney+ verrà proposta anche attraverso un piano "Basic" supportato dall’advertising, si tratterà quindi di una sottoscrizione più economica rispetto a quella attuale (in Italia 8.99 euro al mese o 89 euro all’anno dopo l’ultimo aumento dovuto all’introduzione del catalogo di Star) ma con interruzioni pubblicitarie.
Ad oggi Disney può vantare di aver superato Netflix per numero di abbonati, almeno considerando i servizi Disney+, ESPN+ e Hulu come un’unica proposta che raccoglie circa 221 milioni di clienti in tutto il mondo. Il mercato dello streaming è però estremamente concorrenziale e per mantenere marketshare elevati sarà necessario rimodulare continuamente le proprie proposte.
