Secondo quanto riportanto nello studio "The State of Modernization Transformation and Innovation in the Digital Age" condotto dai ricercatori di Vanson Bourne per conto di Dell Boomi, attualmente la ristrettezza dei budget dedicati alla Digital Transformation e la carenza di skill rappresenterebbero i maggiori ostacoli alla modernizzazione delle aziende.
In circa il 50% dei casi i dirigenti intervistati avrebbero lamentato un’eccessiva lentezza nei processi interni di digitalizzazione, questo nonostante il 94% delle imprese abbia deciso di modernizzarsi, il 93% stia implementando progetti che prevedono l’accesso a nuove tecnologie e il 92% abbia già dato vita agli interventi necessari per digitalizzarsi.
I risultati più incoraggianti sarebbero per il momento quelli registrati nel Nordamerica, dove il 44% dei progetti per la Digital Transformation sarebbero stati già portati a termine, per contro nei 19 Paesi oggetto della ricerca (tra cui l’Italia) la media si attesterebbe su un più magro 29% con il 35% dei progetti di modernizzazione ancora in piena fase embrionale.
I budget limitati si starebbero rivelando un ostacolo alla digitalizzazione per il 58% del campione coinvolto e soprattutto per settori come la Pubblica Amministrazione e la formazione, mentre la mancanza di professionisti sufficientemente competenti preoccuperebbe in particolare il manifatturiero e l’insurance per un totale pari al 58% delle risposte.
Tra i fattori di Digital Tranformation più efficaci per i processi di business lo smart working sarebbe stato quello citato più di frequente (44%) nei Paesi europei, mentre in Nordamerica l’opinione dominante farebbe riferimento al DevOps. In linea generale circa il 55% dei manager sarebbe convinto che la conversione digitale della propria organizzazione non starebbe avvenendo a una velocità competitiva.
