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Il Digital Services Act preoccupa le Big Company

EDIMA (European Digital Media Association), gruppo di pressione che cura gli interessi di grandi colossi del Web e dell’high Tech come Apple, Google, ByteDance (TikTok), Microsoft, Facebook e Amazon, avrebbe inviato un appello ufficiale all’Unione Europea nel quale verrebbe richiesta una maggiore protezione nei casi in cui le piattaforme debbano rimuovere contenuti in violazione delle normative vigenti.

L’oggetto dell’istanza è ormai sufficientemente noto, in Europa è fatto obbligo a servizi come i social network e i motori di ricerca di cancellare tempestivamente qualsiasi condivisione (anche un semplice link) che rappresenti un illecito, tale attività di moderazione godrebbe però di scarsa tutela giuridica con ripercussioni negative per la libertà di espressione e la qualità dei contributi.

EDIMA si starebbe muovendo in vista di un eventuale DSA (Digital Services Act), la cui bozza sarebbe attualmente oggetto di analisi da parte della Commissione Europea, che potrebbe rendere ancora più rigide le regole riguardo a cosa possa essere pubblicato o meno in Rete e quali contenuti potrebbero portare a sanzioni onerose in caso di mancata moderazione.

Ad oggi Il moderatore è responsabile nel momento in cui viene a conoscenza dell’illecito

Una differenza rispetto all’impianto normativo oggi disponibile potrebbe riguarda i meccanismi di segnalazione, secondo le regole in vigore infatti le piattaforme possono essere ritenute responsabili dell’illegalità di una condivisione soltanto quando ne vengono a conoscenza. Cancellare un contenuto successivamente ad una segnalazione potrebbe essere sufficiente ad evitare eventuali conseguenze.

E’ però vero che per far questo i servizi di grandi dimensioni utilizzano anche sistemi automatizzati. Disporre di un algoritmo di Intelligenza Artificiale che sia in grado di individuare le violazioni è sufficiente perché queste siano da considerare come "note" ai gestori? Se la UE optasse per questa ipotesi anche i Big del Web potrebbero trovarsi "indifesi" in caso di contestazioni da parte delle autorità.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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