Secondo quanto riportato dal Regional yearbook 2021 di Eurostat, nel corso del 2020 un cittadino europeo su otto avrebbe utilizzato quotidianamente Internet, parliamo quindi di un incremento di 3 punti percentuali rispetto all’anno precedente e di oltre il 50% rispetto al 2010. Nonostante questo dato positivo rimarrebbero in piedi grandi differenze tra alcune regioni del Vecchio Continente.
La rilevazione è stata operata tenendo conto di un campione composto da individui di età compresa tra i 16 e i 74 anni, in Italia a registrare basse percentuali di utilizzo della Rete sarebbe stato in particolare il Meridione dove gli utenti tenderebbero a frequentare meno degli altri le piattaforme di e-commerce, gli strumenti per l’home banking e persino i social network.
I maggiori utilizzatori di Internet in Europa si trovano nei Paesi Scandinavi e nei Paesi Bassi
Per quanto riguarda il panorama europeo complessivo, il Digital Divide riguarderebbe in particolare le aree economicamente meno avanzate e più isolate della Bulgaria, della Romania e della Francia, per contro nelle capitali dei paesi scandinavi e in alcune località dei Paesi Bassi si raggiungerebbero percentuali intorno ai 95 punti.
Lo scorso anno il 65% degli Europei avrebbe effettuato almeno un acquisto su Internet. Germania, Svezia, Danimarca e Olanda sarebbero i mercati in cui questa abitudine è maggiormente consolidata, mentre agli ultimi posti troviamo la Bulgaria, la Romania e alcune regioni del nostro Paese (tutte localizzate nel Mezzogiorno) come Calabria e Campania e Sicilia.
Stesso discorso per quanto riguarda la frequentazione dei social network, tra il 40 e il 48% del Sud Italia contro il 57 della media europea, e l’utilizzo delle piattaforme di home banking, dove a fronte di un 58% europeo si avrebbe un dato inferiore al 25% in Calabria. In generale sul dato negativo del Meridione peserebbe la scarsa diffusione di competenze digitali di base.