Dopo un esordio in Borsa entusiastico, nelle scorse ore il titolo azionario di Coinbase ha subito un calo particolarmente pronunciato tanto da scendere abbondantemente al di sotto dei 300 dollari (poco più di 290 nel momento in cui viene scritta questa news) e convincere alcuni analisti che quota 250 possa essere la più credibile per il prossimo futuro.
Questo limite corrisponde inoltre alla quotazione fissata per il debutto della piattaforma a Wall Street, successivamente le contrattazioni avevano determinato un forte incremento (misurabile intorno al 30% nei suoi momenti di picco) dovuto con tutta probabilità anche al momento estremamente favorevole del mercato delle cryptovalute e di bitcoin.
Stando così le cose è molto probabile che anche la recente flessione sia da addebitarsi al fatto che il prezzo della più nota tra le monete virtuali ha subito un decremento importante nel corso degli ultimi giorni, tanto da scendere al di sotto dei 50 mila dollari. Stesso destino per ether con una perdita che in alcuni momenti è stata di quasi il 20%.
Diversi analisti sarebbero però convinti che il valore dei titoli di Coinbase sia stato notevolmente sopravvalutato, anche perché trattandosi di una piattaforma di scambio il suo andamento è legato a fattori per molti versi imprevedibili. E’ quindi difficile prevedere se i picchi raggiunti a poca distanza dal lancio, fino ad oltre 420 dollari, possano essere registrati anche in futuro.
Tra le altre ragioni della flessione vi sarebbe anche l’intenzione del Presidente Joe Biden di far approvare al Congresso una tassazione più elevata (dal 23.8% al 43.4%) delle plusvalenze derivanti dalle speculazioni finanziarie. Una misura di questo genere potrebbe colpire tutti coloro che negli Stati Uniti detengono cryptovalute per più di un anno.