Secondo il report intitolato "It’s time to start your Ai-led Data driven transformation" di BCG, con l’abbandono del supporto per i cookie di terze parti da parte di Google (progetto Privacy Sandbox) le perdite per le aziende potrebbero ammontare tra l’1 e il 5% del fatturato annuale. Le tecnologie di AI potrebbero però rappresentare un’opportunità di recupero.
Infatti, secondo gli analisti che hanno condotto lo studio queste ultime potrebbero avere un ruolo fondamentale nell’ottimizzazione degli investimenti, tanto da garantire performance migliori tra il 10 e il 30% rispetto a quanto accadrebbe nel caso in cui i dati che portano alle decisioni aziendali dovessero essere trattati con i soli metodi tradizionali.
Fino ad ora la maggior parte delle informazioni utili al marketing di precisione sono state raccolte tramite l’utilizzo di cookie per il tracciamento cross-site, seguendo in pratica tutto il percorso di un determinato utente durante la sua navigazione online. Presto però Chrome non dovrebbe più consentire un’attività di questo genere, ritenuta troppo invasiva per la privacy.
Considerando che nel prossimo futuro Internet sarà sempre più cookieless, raccogliere informazioni utili per la personalizzazione dell’advertising potrebbe risultare molto più difficile e (almeno in teoria) soltanto le AI saranno in grado di elaborare i dati disponibili per definire delle strategie di marketing sufficientemente efficaci.
Google ha reso noto che questa piccola rivoluzione verrà portata a compimento entro la prima metà dell’anno prossimo. Considerando che attualmente Chrome genera da solo il 61% del traffico mondiale (ben il 68% nel nostro Paese) nessuna azienda che sfrutta la promozione online potrà evitare di adeguarsi con nuove modalità di trattamento dei dati.
