Non è un mistero che buona parte del successo riscosso dal chatbot ChatGPT sia dovuto al sostegno che il progetto di OpenAI ha ricevuto da Microsoft. Satya Nadella e soci avrebbero investito infatti ben 10 miliardi di dollari nello sviluppo di questo modello generativo in grado di produrre contenuti in un linguaggio indistinguibile da quello degli esseri umani.
Ma quale sarà il ritorno economico della scommessa di Redmond? L’azienda ha risposto in parte a questa domanda integrando ChatGPT nel motore di ricerca Bing, tanto da costringere Mountain View a presentare Google Bard prima di quanto programmato, e presto dovremmo assistere ad un’estensione del progetto nella suite per la produttività Microsoft 365.
Quanto presto? Molto presto a giudicare dalle indiscrezioni che si starebbero diffondendo in queste ore, alcune fonti parlerebbero addirittura di una presentazione prevista per marzo 2023. Essa dovrebbe coinvolgere gran parte delle applicazioni presenti in Office (come per esempio Word, Excel e Outlook) oggi utilizzate da milioni di utenti in tutto il mondo.
Attualmente non è dato sapere quale potrebbe essere l’impatto di questa implementazione sul lavoro quotidiano di chi utilizza Microsoft 365, ma è comunque probabile che ChatGPT diventerà un prezioso alleato nella scrittura di testi con Word, nella creazione di formule e grafici con Excel, nella realizzazione di presentazioni con PowerPoint e nella gestione della corrispondenza con OutLook.
Almeno per ora l’evento di marzo che offrirà un palcoscenico all’annuncio non sarebbe stato ancora ufficializzato. In ogni caso sarà interessante osservare anche quella che potrebbe essere la risposta da parte di Google, in questi giorni infatti Big G sembrerebbe impegnata ad inseguire la concorrenza in un settore, come quello delle AI, dove ci si aspettava che sarebbe stata dominante.