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Caso Peppermint: l’Adiconsum non ci stà

Ha fatto velocemente il giro della Rete italiana la notizia che la casa discografica tedesca Peppermin Jam ha deciso di inviare per mano dei suoi legali una richiesta di conciliazione a 4000 utenti italiani del P2P. Nella lettera si chiede un risarcimento forfettario per danni al diritto d’autore come "scorciatoia" per non arrivare alle vie legali.

Ma l’Adiconsum, associazione per la difesa dei consumatori, non ci stà e chiama a raccolta i 4000 destinatari per tutelare il loro diritto alla privacy. L’Adiconsum infatti, non mette in discussione la illeicità nella condivisione di materiale protetto da copyright ma vuole far luce sulle misure utilizzate da Peppermint per l’acquisizione dei dati degli utenti accusati.

Lo studio legale Mahlknecht & Rottensteiner, in rappresentanza della casa discografica di Hannover che si ritiene danneggaita, ha inviato ai 4000 destinatari accusati una richiesta di conciliazione bonaria per 400 €. Come i legali siano arrivati ad acquisire i dati degli utenti non è ancora chiaro.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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