Pochi giorni fa è stata approvata la legge proposta dal deputato italiano Ricardo Franco Levi che stabilisce un tetto massimo per gli sconti applicabili sul prezzo di copertina dei libri, compresi gli e-book, la durata delle promozioni e i periodi dell’anno in cui queste possono svolgersi.
Le reazioni alle nuove norme sono state contrastanti, da una parte esse sono state accolte con soddisfazione dalla AIE (Associazione Italiana Editori) mentre dall’altra sono state fortemente criticate da importanti esponenti della stessa editoria italiana.
Tra le voci contrarie spicca la presa di posizione di Mario Guaraldi, il fondatore dell’omonima casa editrice, che ha deciso di abbandonare l’AIE accusandola di non essere in grado di proporre "un progetto forte, che ripensi globalmente il ruolo dell’editoria in tempi di mutazioni radicali".
Guaroldi ha additato la Legge Levi accusandola di essere l’effetto di "logiche miopi messe in atto illudendosi che si possa tappare la falla aperta dallo tsunami digitale con un dito". L’invito è quello ad aprire in Rete una discussione seria sul ruolo sempre più importante dell’e-book nell’editoria contemporanea.