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Bitcoin: presto sapremo chi è Satoshi Nakamoto?

Un nuovo documentario di HBO, diretto da Cullen Hoback, potrebbe aver svelato la vera identità di Satoshi Nakamoto, il misterioso creatore di Bitcoin. Questa notizia, se dovesse essere confermata, potrebbe avere delle ripercussioni significative sui mercati finanziari globali dove la criptovaluta per eccellenza ricopre ora un ruolo particolarmente rilevante.

Dal 2009 ad oggi la quotazione di Bitcoin ha registrato un incremento tale da generare una risorsa del valore di circa un trilione di dollari e il suo utilizzo è stato sostenuto da figure molto note come quella di Elon Musk.

Da solo Satoshi Nakamoto controlla circa 1.1 milioni di Bitcoin, cosa che lo rende di fatto una delle persone più ricche al mondo. Con il solo problema che attualmente egli non sembrerebbe non avere più accesso a questi fondi.

Chi è il creatore di Bitcoin?

Satoshi Nakamoto è noto per essere “scomparso” nel 2010 dopo aver contribuito al lancio di Bitcoin senza rivelare la propria identità. Da allora sono emerse molte teorie su chi potrebbe essere. Tra i principali sospettati vi sono stati il defunto ingegnere Hal Finney, il programmatore Dorian Nakamoto e l’inventore di Hashcash Adam Back.

Alcuni, come per esempio il crittografo australiano Craig Wright, avrebbero affermato di essere Satoshi. Le loro affermazioni sarebbero state però respinte in mancanza di prove definitive come il trasferimento di fondi dai wallet Bitcoin di Satoshi.

Le possibili conseguenze della rivelazione

La rivelazione dell’identità di Satoshi potrebbe sollevare questioni delicate. L’influenza di questa scoperta potrebbe estendersi poi oltre l’economia, fino ad avere un ruolo nell’esito delle elezioni presidenziali statunitensi del prossimo novembre. Il sostegno alla criptovalute è infatti uno dei pilastri della campagna di Donald Trump.

Nella comunità di Bitcoin in molti difendono il diritto di Nakamoto all’anonimato, sottolineando che qualsiasi tentativo di rivelare la sua identità senza prove concrete, come l’accesso ai suoi portafogli, rimarrebbe pura speculazione. Alcuni sostengono che la scelta di restare anonimo dovrebbe essere rispettata, poiché la creazione di Bitcoin è vista come un contributo rivoluzionario al mondo finanziario, indipendentemente dalla sua identità.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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