Le autorità del Belgio hanno deciso di vietare l’uso del social network TikTok su tutti i dispositivi legati ai servizi federali. Tale iniziativa sarebbe stata confermata dal Primo Ministro Alexander de Croo e dovrebbe avere una durata di 6 mesi, una proroga potrebbe non essere poi esclusa se le preoccupazioni del Governo locale dovessero rimanere in piedi.
La decisione belga arriva dopo altre misure istituzionali dello stesso tipo. Basti pensare alla Commissione Europea che nei giorni scorsi ha stabilito il divieto di utilizzare TikTok sui device dei propri dipendenti, ciò vale sia per i terminali di lavoro che per quelli personali eventualmente impiegati per l’accesso a servizi della Commissione stessa.
Stesso discorso per quanto riguarda gli Stati Uniti, forse il primo Paese al mondo nel quale l’applicazione di ByteDance è stata considerata come un potenziale pericolo per la sicurezza nazionale, dove chi lavora per le agenzie federali non può utilizzare TikTok e da qualche tempo si discute dell’opportunità di bannare il social network in via definitiva.
Il premier belga ha commentato le decisione presa facendo riferimento al contesto geopolitico attuale in cui il Digitale ha un ruolo rilevante nella sorveglianza tra stati e nel modo in cui l’opinione pubblica viene influenzata. Da questo punto di vista non si dovrebbe quindi ignorare che essendo TikTok una realtà cinese essa potrebbe essere obbligata a collaborare con le autorità di Pechino.
Come è logico pensare, i portavoce di TikTok non hanno potuto fare altro che sottolineare la propria delusione per questo ulteriore ban. A loro parere infatti, tutte le iniziative intraprese fino ad ora contro la piattaforma sarebbero basate su informazioni sbagliate e l’azienda si occuperà di chiarire la propria posizione con tutti i governi coinvolti.